Non è cosí intuitivo utilizzare proprio al posto di suo. In effetti per uno straniero,le due cose coincidono. Il fatto e’ che quando un italiano scrive una frase, spontanemente utilizza proprio al posto di suo. Ma esistono regole?
Possiamo dire che:
Suo è un aggettivo possessivo di terza persona singolare. Si usa quindi per indicare un possesso, una appartenenza come nei seguenti esempi:
- Il coniglio è di Luca (È il suo coniglio).
- Questa bicicletta è mia. (È la mia bicicletta)
- Non sono contenta del suo comportamento.( Il comportamento è il suo)
Proprio, invece, si puo’utilizzare (e effettivamente è utilizzato) quando
1. Il soggetto della frase e il possessore coincidono, come nei seguenti esempi
- Marco va a passeggio con il suo cane. (il cane è di Marco),
meglio diciamo:
- Marco va a passeggio con il proprio cane.
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2. L’uso di proprio è particolarmente utile in frasi ambigue
Quando vi sono due soggetti e l’uso di “suo” non chiarisce chi è il possessore, come nell’esempio:
- Marco vede Luigi con il suo cane. (Il cane è di Luigi. Loro si incontrano al parco). In questo caso se non ci fosse la seconda frase, l’appartenenza del cane sarebbe dubbia). Ma se io scrivo:
- Marco vede Luigi con il proprio cane, mentre passeggia nel parco in questo caso l’appartenenza del cane è indubbia
3. L’uso di proprio è consigliato anche quando il soggetto è indefinito, come per esempio nelle frasi:
- Ognuno ha la propria opinione
- Chiunque pensa al proprio interesse come prima cosa.
4. La sostituzione di suo con proprio avviene anche al plurale: suoi diventa propri, come nell’esempio:
- Maria invita i suoi compagni di classe, meglio diciamo: Maria invita i propri compagni di classe. (in questa seconda frase, capiamo che i compagni di classe sono di Maria).